Quanti di noi si dicono ogni giorno “vorrei solo essere felice”, ma cosa è veramente la felicità?
A volte per rincorrerla si percorre la strada più semplice, e via a comprare farmaci antistress, corsi ed oggetti che promettono la felicità eterna, rincorrere il guadagno e l’amore ideale pensando siano la panacea di tutto, ecc.
Ma l’ossessione per la felicità è forse la trappola più sottile e pericolosa dell’esistenza.
Nel momento in cui decidiamo di rincorrere la felicità, iniziamo istintivamente a scansare tutto ciò che consideriamo “negativo”: tristezza, paura, rabbia… emozioni che vediamo come ostacoli della nostra felicità, scordandoci che sono stati vitali.
Non ci rendiamo però conto che essere tristi vuol dire essere vivi. Ma anche essere spaventati, arrabbiati o in ansia, vuol dire che stiamo vivendo, così come quando siamo felici.
Gli studi ci dicono che la ricerca della felicità finisce quindi per renderci evitanti degli stati spiacevoli e, dato che questi si presenteranno immancabilmente, non pronti ad affrontarli.
In una ricerca è emerso che le persone che erano tristi, ma non giudicavano la tristezza come dannosa, valutavano comunque la propria vita come soddisfacente…mentre quelli tristi, che giudicavano negativamente questa condizione, riportavano una vita insoddisfacente, si sentivano esausti e, col tempo, si ammalavano di più.
Ricercare la felicità, porta all’ incapacità di accettare e gestire la vasta gamma di emozioni umane, fa sentire frustati (“se non sono felice, c’è qualcosa che non va in me”) perché ci porta a vedere gli altri più felici di noi.
La felicità non dovrebbe essere un obiettivo, ma un attimo da riconoscere quando arriva, in cui provare a restare senza il bisogno di stringerlo forte per paura che svanisca.
Nel nostro studio qui in Progetto UNO teniamo al benessere fisico e mentale di tutti i nostri pazienti per questo esiste un percorso di psicoterapia comportamentale, condotto dalla Dott.ssa Noemi Nardone, che aiuterà ogni individuo a ritrovare sé stesso.
La felicità va riconosciuta ogni giorno in ogni piccola cosa e non inseguita fino allo stremo, rischiando di perdere con essa anche la tua salute.