Questo caldo mette a dura prova il nostro equilibrio psicofisico. Non è solo il corpo a risentirne ma anche la nostra mente.
Quando fa molto caldo, il nostro corpo è sotto pressione: deve lavorare molto di più per mantenere l’equilibrio interno e proteggerci.
E noi lo avvertiamo…nella fatica, nella stanchezza, nell’irritabilità. Il caldo estremo è come se diventasse un attivatore silenzioso dell’ansia.

Molte volte può capitare di non riuscire a fare le cose e di “sentirsi male” o provare la sensazione di svenimento o di attacco di ansia.
Il caldo può infatti amplificare la sensibilità corporea e scatenare attacchi di panico. Quando sudiamo di più, il battito accelera e sentiamo la testa più leggera, il nostro cervello può interpretare questi segnali come segnali di allarme, anche se non c’è un pericolo reale.

Cosa succede in realtà nel nostro cervello con il caldo?

Con il caldo si attiva il sistema nervoso simpatico, lo stesso coinvolto nelle risposte di ansia e panico.
Quando il corpo percepisce il calore come un pericolo, la mente entra in allerta, si attiva l’ansia e così si amplifica la percezione del disagio, l’equilibrio psicofisico vacilla e noi stiamo male.

In più, il caldo può aumentare la sensazione di “perdita di controllo” tipica degli stati ansiosi: ci si sente confusi, rallentati, fuori fase. E questo può diventare molto spaventoso, soprattutto per chi ha già una vulnerabilità psicologica.

Inoltre, il caldo peggiora la qualità del sonno e aumenta la stanchezza mentale: due condizioni che rendono il sistema nervoso più vulnerabile agli attacchi di panico.
La difficoltà a riposare bene, unita a una maggiore irritabilità e alla fatica a concentrarsi, crea un terreno fertile per un aumento dell’ansia durante la giornata.

Cosa fare?

Ascoltare il corpo, rallentare, fare pause, respirare: sono atti di cura.
È importante anche rimanere idratati, cercare ambienti freschi e prendersi momenti di decompressione, anche brevi, durante la giornata.
Concedersi un ritmo più lento non è pigrizia, è un modo per proteggersi.

Se ti senti sopraffatto, non stai esagerando.
Stai sentendo, e sentire è il primo passo per potersi aiutare.

Non rimandare a domani, inizia a prenderti cura di te da oggi.

Se vuoi contattarci siamo a tua disposizione.